Streaming illegale, la mossa di Amazon che può cambiare tutto (e fa tremare gli hacker)

Amazon cambia sistema operativo nei Fire Stick per bloccare il “Pezzotto” e frenare lo streaming pirata in Italia ed Europa.

La lotta allo streaming illegale entra in una nuova fase. Dopo anni di azioni coordinate tra Agcom, forze dell’ordine e piattaforme digitali, anche Amazon ha deciso di muovere un passo decisivo contro la diffusione dei contenuti piratati. Il colosso di Jeff Bezos ha annunciato un cambiamento radicale nei suoi dispositivi Fire Stick, che potrebbe rendere impossibile utilizzare le app legate al cosiddetto “Pezzotto”, il sistema più diffuso in Italia per accedere a canali e film senza abbonamento.

Negli ultimi anni, nonostante l’introduzione di una legge quadro anti-pirateria e il potenziamento dei poteri di Agcom, l’uso dell’IPTV illegale ha continuato a crescere. Oggi si stima che la pirateria digitale generi una perdita economica di circa 3 miliardi di euro l’anno per le principali piattaforme di streaming, tra cui DAZN, Netflix, Disney+, Sky e Amazon Prime Video. Numeri che hanno spinto i grandi operatori del settore a unire le forze per contrastare una pratica che, in Italia, coinvolge centinaia di migliaia di utenti.

Amazon cambia strategia: addio Android, addio Pezzotto

La mossa di Amazon nasce dalla volontà di mantenere un controllo totale sul proprio ecosistema. Nei nuovi modelli di Fire Stick, infatti, l’azienda ha deciso di abbandonare definitivamente Android, il sistema operativo di Google su cui finora si basava il funzionamento del dispositivo. Al suo posto arriverà un sistema operativo proprietario, costruito internamente da Amazon, con un’architettura chiusa e molto più difficile da manipolare.

Questo cambiamento, spiega l’azienda, ha l’obiettivo di impedire l’installazione di applicazioni esterne non autorizzate. In termini tecnici, sarà bloccato il cosiddetto sideload, cioè il caricamento manuale di app scaricate da fonti esterne allo store ufficiale di Amazon. È proprio grazie al sideload, infatti, che in molti casi viene installato il software che consente di accedere ai flussi IPTV pirata, spesso chiamato “Pezzotto”.

Il nuovo sistema seguirà un modello simile a quello già adottato da Apple o da produttori come Samsung e LG, che da anni limitano l’accesso alle app non certificate per motivi di sicurezza e copyright. Così facendo, Amazon non solo rafforza la tutela dei propri servizi — come Prime Video — ma rende più complesso l’utilizzo di strumenti illegali che sfruttano l’infrastruttura dei Fire Stick per trasmettere contenuti senza licenza.

Le conseguenze per la pirateria e per gli utenti

Dal punto di vista tecnico, la modifica potrebbe rappresentare un colpo durissimo per il mercato del Pezzotto. Finora, gli sviluppatori delle app IPTV illegali avevano sfruttato la compatibilità con Android per distribuire facilmente software non ufficiali su dispositivi Fire Stick. Con il passaggio al nuovo sistema, queste app non potranno più essere installate direttamente.

Non si tratta, però, di un blocco definitivo. Gli esperti di sicurezza informatica avvertono che gli sviluppatori dei servizi pirata potrebbero in futuro tentare di aggirare le restrizioni, anche se con maggiori difficoltà tecniche e un rischio elevato che Amazon intervenga per bloccarli di nuovo. L’azienda, infatti, potrà contare su aggiornamenti automatici di sicurezza e controlli continui sul funzionamento delle applicazioni.

Intanto, altri colossi del settore hanno scelto strategie diverse. DAZN, ad esempio, ha avviato azioni legali contro gli utenti che hanno utilizzato versioni pirata dei suoi servizi, inviando lettere di diffida e richieste di risarcimento economico. Amazon, invece, punta sulla prevenzione tecnologica, rendendo semplicemente impossibile accedere alle app incriminate.

Il nuovo Fire Stick rappresenta così non solo un’evoluzione tecnica, ma anche una presa di posizione netta contro la pirateria digitale, che da anni danneggia l’intero settore dell’intrattenimento. Se la misura si rivelerà efficace, potremmo assistere a una progressiva scomparsa del Pezzotto, almeno nella sua forma attuale, e a un cambiamento radicale nel modo in cui gli utenti accedono ai contenuti online.