Serie A1 al via: Valdagno, Sarzana, Follonica e Viareggio partono forte

Alla prima giornata della Serie A1 2025-26, Valdagno, Sarzana, Follonica e Viareggio vincono e lanciano il campionato verso un equilibrio intrigante

La prima giornata del campionato 103° della Serie A1 di hockey su pista ha offerto un mix di emozioni, sorprese e ovazioni. Il turno iniziale, disputato l’11 e 12 ottobre, ha riservato risultati che cambiano subito il paradigma: Why Sport H.C. Valdagno vince 4-3 in trasferta contro l’Indeco A.F.P. Giovinazzo, grazie a una prestazione monstre di Honorio (autore di tutti i gol per i vicentini).
Parallelamente, Hockey Sarzana supera 3-1 il Versilia Hockey Forte, Innocenti Costruzioni Follonica H. vince 5-3 in trasferta a Breganze, mentre C.G.C. Viareggio batte in casa 3-2 il C.P. Grosseto 1951. I risultati mettono in evidenza un dato: non ci sono favoriti netti all’avvio.

I protagonisti e i temi tecnici

In Valdagno la chiave è stata la lucidità nei momenti chiave: Honorio ha segnato al 8’26”, 0’59’’ della ripresa e al 13’15’’ del secondo tempo; il Giovinazzo ha risposto solo parzialmente. In Sarzana-Versilia, la strategia ligure ha messo in mostra compattezza difensiva e due gol decisivi nei momenti finali. In Follonica, la capacità di reagire ai gol del Breganze è stata centrale. Viareggio-Grosseto è stata una battaglia tattica, decisa da un gol di D’Anna al 12’03” del primo tempo e da un ambizioso finale.
Tecnici e addetti sottolineano tre temi: giovani pronti, intensità elevata e gruppi che si stanno già conoscendo bene.

Che campionato si annuncia?

Il bilancio dopo la prima giornata: quattro squadre partono con il piede giusto, ma le inseguitrici non sembrano distanti. Il numero di gol segnati (61 in 6 gare) racconta di un campionato ancora aperto e vivace.
Chi saprà gestire portieri, rotazioni e viaggi — anche legati alle coppe — avrà un vantaggio. Si annuncia una stagione lunga, intensa, con pochi momenti di respiro.

Scenario e sguardo al futuro

Da qui al prossimo turno, underdog e big avranno l’opportunità di definire la propria traiettoria. Le squadre che hanno iniziato forte dovranno confermare, le altre reagire. Il filo conduttore? Equilibrio e identità. Non sarà il più forte fisicamente a dominare, ma chi avrà il miglior sistema, la migliore testa e la miglior continuità.